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28 Settembre, 2009

Il sintetico: da dove viene?

I primi impianti di erba sintetica nascono negli USA negli anni '60. Un gruppo di ricercatori della North Carolina State University College of Textiles, mise a punto la prima erba artificiale. I primi impianti risalgono al 1965, per lo stadio coperto Astrodome di Houston in Texas. I suoi costi elevati ne frenarono la diffusione fino agli anni settanta, quando negli USA ed in Canada comincio a prendere piede soprattutto per le discipline del baseball e del football americano. L'appeal dei nuovi manti era soprattutto nella bassa manutenzione (seminare, falciare, concimare l'erba, applicare le linee bianche di demarcazione...), che ne consentiva addirittura  l'impiego al coperto (pensate ale temperature rigide del Canada).

Negli anni ottanta diverse società di calcio inglesi dotarono i loro stadi di superfici di gioco in erba sintetica, fino a quando la English FA non le vietò nel 1988. La motivazione della scelta risiedeva soprattutto nel diverso comportamento del pallone sul campo di gioco che non piacque né agli spettatori né ai giocatori, nonché a causa dei maggiori danni fisici agli atleti dovuti alla rigidità della superficie.

Tuttavia nel nostro paese cominciava ormai a muovere i primi passi il calcio a 5, e nonostante tutti i difetti manifestati del sintetico, questo tipo di erba rappresentava comunque una enorme evoluzione rispetto alla terra battuta (campo da bagnare prima di giocare, impossibilità di cambi di direzione repentini, terra in gola, vestiti lerci, etc etc). Ma va detto che i primi campi con riempimento in sabbia che conosciamo appartengono ad una cosiddetta seconda generazione di erba sintetica, già ben più morbida e confortevole rispetto ai manti precedenti.

Da qui in poi è storia dei nostri giorni. Da un lato il calcio a 5 si è mosso soprattutto nella direzione dei campi al coperto su gomma e parquet (lasciando il sintetico all'attività di base, dove i soldi non sono sufficienti per una struttura coperta). D'altro lato il sintetico ha preso piede sempre più anche per il calcio a 7 ed il calciotto (in qualche occasione addirittura tennis), e, con le nuove superfici di terza generazione, sta tornando di grande moda riscuotendo il consenso di molti sportivi per la maggiore somiglianza all'erba naturale (acrobazie e scivolate non sono più gesti esclusivi di impavidi cuor di leone).

E' interessante segnalare come i nuovi manti più avanzati (ormai si parla di quarta e quinta generazione) siano tornati a far nuovamente capolino nel calcio a 11, dove vengono omologati diversi campi per le categorie amatoriali, e diverse società di calcio ai massimi livelli si sono dotate di questo tipo di superficie per gli allenamenti (si pensi a Milanello, ma anche a gran parte delle società del nord europa, dove manutenere un campo di erba naturale è praticamente un'impresa).


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